Lago di Candia
Il Lago di Candia è tra le più importanti zone umide del Piemonte: ospita numerosi uccelli acquatici e una ricca flora idrofila, fra cui alcune specie ormai rare. La flora (più di 400 specie) è in buona parte costituita da specie strettamente legate agli ambienti lacustri e palustri, con le loro fioriture colorate che spiccano sul verde della castagna d’acqua. L’avifauna rappresenta la maggiore ricchezza della zona, dal punto di vista faunistico: il lago di Candia è un importante luogo di sosta per gli uccelli svernanti e di passo, ma sono numerose sono le segnalazioni di specie accidentali (pellicano, il gobbo rugginoso, l’orchetto marino, lo smeriglio, la pittima reale e la pittima minore, il piro-piro boschereccio,…).
Negli ultimi anni sono aumentate le possibilità di fruizione dell’area, pur rispettando i principi di salvaguardia dell’ambiente naturale e di eco-compatibilità. L’area attrezzata in località Lido, è stata affiancata dal Centro Visite, fulcro della stazione didattica. Sono stati realizzati nuovi sentieri natura e piste ciclabili. Le visite guidate possono anche concludersi con un piacevole giro in barca da cui ammirare il lago da una diversa prospettiva. Il Lago di Candia è legato anche alle attività sportive: vi si pratica canottaggio triathlon, mountain bike e corsa campestre, affiancati recentemente dal fitwalking.
I borghi intorno al lago costituiscono punti di partenza per visite guidate e viste panoramiche spettacolari che permettono di scoprire l’area con una visione d’insieme: dalle pendici del Monte Santo Stefano, sopra Candia, lo sguardo spazia verso la pianura con le colline del Monferrato, i colli di Superga e della Maddalena alle spalle di Torino,col profilo del Monviso sullo sfondo; verso nord i rilievi del Canavese si stagliano contro le Alpi del Mombarone e del Gran Paradiso. Il vicino comune di Mazzè ospita il castello omonimo, un complesso costituito in realtà da due edifici: il castello piccolo, edificato nel XIII secolo, e quello grande, ricostruito nel secolo scorso secondo lo stile medioevale. Il percorso di visita comprende reperti che vanno dal II secolo a. C. sino al XVI secolo, addentrandosi anche nei sotterranei, che ospitano il Museo della Tortura. Vische, un borgo caratterizzato dalle numerose architetture rurali disseminate sul territorio, offre decine di cappelle votive e tabernacoli ancora oggetto di culto e devozione, le forme del paesaggio agricolo restano a testimonianza delle vicende storiche ed economiche che caratterizzarono lo sviluppo del comune.
Scopri tutti gli itinerari
Oltre 600 km di perle paesaggistiche tra piccoli borghi montani, vigneti alpini, castelli e fortezze, chiesette romaniche, residenze reali.
FEASR: Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:
l’Europa investe nelle zone rurali Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Sottomisura 16.4