OLTRE 35 DOC E DOCG
DOCG Erbaluce di Caluso
DOCG Erbaluce di Caluso spumante
DOCG Erbaluce di Caluso passito
DOCG Erbaluce di Caluso passito riserva
DOC Canavese rosso
DOC Canavese rosso novello
DOC Canavese rosato
DOC Canavese rosato spumante
DOC Canavese bianco
DOC Canavese bianco spumante
DOC Canavese Barbera
DOC Canavese Nebbiolo
DOC Carema
DOC Carema riserva
DOC Collina Torinese rosso
DOC Collina Torinese rosso novello
DOC Collina Torinese Barbera
DOC Collina Torinese Bonarda
DOC Collina Torinese Malvasia
DOC Collina Torinese Pelaverga o Cari
DOC Freisa di Chieri secco
DOC Freisa di Chieri superiore
DOC Freisa di Chieri dolce
DOC Freisa di Chieri spumante
DOC Freisa di Chieri frizzante
DOC Pinerolese rosso
DOC Pinerolese rosato
DOC Pinerolese Barbera
DOC Pinerolese Bonarda
DOC Pinerolese Freisa
DOC Pinerolese Dolcetto
DOC Pinerolese Doux d'Henry
DOC Pinerolese Ramìe
DOC Valsusa rosso
DOC Valsusa Avanà
DOC Valsusa Becuet
DOC Valsusa Baratuciat
7 VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE
45 vitigni tradizionali, un territorio di varietà e qualità
una ricchezza ampelografica straordinaria lungo l’arco alpino occidentale
Il Conte di Rovasenda nel 1887 descrisse il complesso panorama varietale pinerolese nel “Saggio di ampelografia universale”. Egli promosse a Pinerolo nel 1881 un’ambiziosa Mostra Ampelografica nella quale furono esposti 628 esemplari di uve, di cui 333 descritti come autoctone o di importazione sconosciuta.
L’erosione genetica ha notevolmente ridotto il ricco patrimonio allora riconosciuto ma il numero di varietà presenti in queste zone resta ancora significativo. Alcune uve hanno un indubbio valore agronomico o enologico; le potenzialità di molte altre non sono note.
Il lavoro condotto per decenni dalla Università di Torino e dal CNR ha consentito di identificare i vitigni, di indagare le attitudini enologiche di alcuni di essi e di definire le relazioni genetiche con varietà note.
E’ stato riscoperto, ad esempio, il valore dell’uva Baratuciat: presente all’inizio del 2000 in forma sparsa in pochi appezzamenti della Valle di Susa, le sue pregevoli qualità enologiche hanno recentemente ottenuto un doveroso riconoscimento, inducendo i produttori locali al suo reimpianto. Per i vitigni minori e rari dei quali si hanno poche informazioni agronomiche o tecnologiche, è comunque importante il lavoro di conservazione condotto dalla Regione Piemonte presso la Collezione ampelografica di Grinzane Cavour e da Scuola Malva Arnaldi di Bibiana e Istituto Bonafous di Torino nei rispettivi vigneti-collezione.
Queste “banche del germoplasma” garantiscono il mantenimento della biodiversità e di capitale genetico che in futuro potrebbe risultare prezioso.
Valsusa
Canavese
Collina di Torino
Pinerolese
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Oltre 600 km di perle paesaggistiche tra piccoli borghi montani, vigneti alpini, castelli e fortezze, chiesette romaniche, residenze reali.
FEASR: Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:
l’Europa investe nelle zone rurali Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Sottomisura 16.4